#IoRestoACasa e faccio scorpacciate di cartoni: L’Orso Yoghi
“Farsi rubare il cibo dall’Orso Yoghi è speciale. La gente ci viene apposta”.
Il pensiero di Yoghi è chiarissimo. La gente ama Jellystone e ci va apposta per farsi rubare il pranzo da lui e dal suo amico Bubu. Nonostante i richiami del Ranger Smith, i due orsi gryzzly non smettono di fare marachelle. Fra una merenda e l’altra. Il parco di Jellystone rischia la chiusura, e gli amici tentano in ogni modo di difenderlo. Ci riusciranno grazie alle buffe e acute trovare di Yoghi, e alla presenza nella riserva di Jellystone di una rarissima specie di Tartaranaruga.
L’Orso Yoghi, insieme al suo amico Bubu, sono insieme ai personaggi di Scooby Doo, fra i più famosi disegni animati creati dal duo Hanna e Barbera.
Già protagonisti dell’omonima serie tv prodotta fra gli anni ’60 e gli anni ‘90, e di diversi lungometraggi animati, fra cui Yoghi, Cindy e Bubu e Yoghi e l’arca di Noè, cedono anche loro al fascino della computer grafica, con un film realizzato in tecnica mista per la regia di Eric Breving.
Ne L’Orso Yoghi, il cattivo è cattivo, il buono è buono. La narrazione è per lo più lineare, senza particolari trovate. Spesso si ha la sensazione di rimbalzare da un concetto all’altro, proprio come se fossimo in un fumetto. Il film nel suo complesso è banale, soprattutto agli occhi del pubblico adulto abituato alla simpatia, alle gag e alla celebre risata di Yoghi. Diverso è il discorso per i più piccini, a cui, l’idea di un Orso Yoghi che ruba “davvero” cestini per il pranzo, che balla a ritmo di musica pop, e fa esplodere petardi, risulteranno divertentissime.
Il 3D si rapporta bene alle scelte della colonna sonora pop, affidata per lo più alla voce di Justin Timberlake, che nella versione originale del film, presta la voce a Bubu.
L’appuntamento con L’Orso Yoghi è per oggi pomeriggio 15.55, Italia Uno.