Julie Andrews riceve il Leone d’oro alla carriera
All’età di 83 anni, Julie Andrews, anche senza saper cucinare i biscotti è “praticamente perfetta sotto ogni aspetto”, esattamente come il personaggio che l’ha fatta conoscere al grande pubblico: Mary Poppins.
Stringendo il Leone d’oro alla carriera, l’attrice ha affermato: “è un vero piacere ricevere questo premio da parte del primo festival di cinema nel mondo. Mi considero una persona così benedetta per aver dedicato la maggior parte della mia vita alla recitazione. Grazie al pubblico che supporta il cinema e la sua magia.”
Accolta alla 76° Mostra d’arte cinematografica di Venezia con 10’ di applausi, appare commossa dalle parole di Luca Guadagnino che nel suo discorso ricorda i suoi più grandi successi, sottolineando una carriera “contraddistinta da tante trasformazioni e numerose svolte narrative, una dietro l’altra. Il successo a Broadway, per esempio, la porta ad essere scelta personalmente da Walt Disney per interpretare il suo adattamento di ‘Mary Poppins’.”
Ruolo, quello della celebre tata volante munita di borsa tappeto, che portò Julie Andrews a vincere il premio Oscar. Il film, realizzato in animazione a tecnica mista – mediante l’utilizzo della ripresa ai vapori di sodio e del passo uno ideata da Ub Iwerks – si ispira alle vicende della governante nata dalla fantasia di P.L. Travers.
Disney conosceva da molti anni il romanzo della Travers, anzi pare che l’editore stesso gliene avesse inviata una copia con la nota: “Non è un Topolino, ma credo che la nostra Mary le piacerà.” Lui, non lo lesse subito, ma lo diede alle figlie, che poi lo convinsero a produrre un film. Dopo la seconda guerra mondiale, iniziò una simpatica guerra ai diritti, fra P.L. Travers e Disney, che raggiunsero un accorso nel giugno del 1960.
Il libro divenne un delizioso cartone animato in tecnica mista, dove gli attori volteggiano nel cielo e chiacchierano con i disegni animati, donando all’immaginario collettivo, una specie di marchio di originalità che resta nella mente dello spettatore e che torna a galla quando meno ce lo si aspetta.
Durante le riprese del film, nelle scene in tecnica mista, Julie Andrews e Dick Van Dike (il famoso spazzacamino Bert), si muovevano nel set su una pedana colorata che fungeva da sentiero, mentre tutto il resto era ricoperto da un fondale nero. Gli attori venivano ripresi davanti allo schermo a vapori di sodio.
Avendo deciso che, tranne i protagonisti, tutta la sequenza dovesse essere animata, per aiutare gli attori la produzione decise di utilizzare dei pupazzi e delle sagome che ritraessero in maniera più fedele possibile il mondo animato.
Così facendo, l’interazione tra attori e cartoni animati risultava più veritiera, dalla passeggiata, fino alla caccia alla volpe e naturalmente la gara dei cavalli dove la neo vincitrice Mary Poppins, alle impertinenti domande dei giornalisti esclama: Supercalifragilistichespiralidoso.
È proprio sulle note di “supercalifragilistichespiralidoso”, fra le canzoni simbolo di Mary Poppins, che il pubblico del Lido ha iniziato a battere le mani a tempo di musica, accompagnando la carrellata di ruoli e personaggi interpretati da Julie Andrews.