Gli abbracci non dati in tempo di Covid
Quante volte ci è successo negli ultimi due anni di non poter abbracciare i nostri cari per paura che un semplice gesto, come un abbraccio, possa di fatto fare male.
Di questo parla il corto animato creato della regista Anna Mantzaris. Già nota per i suoi cortometraggi in stop motion, ma Martzaris questa volta ci racconta in meno di un minuto l’effetto degli abbracci non dati in tempo di pandemia.
Un giovane ragazzo torna a casa per le festività natalizie. Ad aspettarlo ci sono i genitori. La porta si apre e tutti sono indecisi: abbraccio si, o abbraccio no?
Creato per l’organizzazione britannica The New Normal (ente benefico che garantisce sostegno psicologico alle persone in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria) i corto di Mantzaris è immediato, efficace, come un pugno allo stomaco. In meno di un minuto la regista riassume il “distanziamento sociale” al quale siamo ormai abituati, fra fragilità, imbarazzi e goffaggine. Da manifestazione di affetto e fratellanza, l’abbraccio è diventato negli ultimi anni triste strumento di trasmissione del contagio.