Il Dumbo di Tim Burton che non spicca mai veramente il volo
Dumbo l’elefantino volante è tornato al cinema. La buona notizia è che non siamo davanti ad un remake, è per questo che, dal genio creativo di Tim Burton, che firma la regia, ci aspettavamo decisamente qualcosa di meglio.
Il suo Dumbo non solo non ci fa sognare, ma non ci porta nemmeno nella dark zone a cui Tim Burton ci ha abituati. Burton, intrappolato, nel vincolo del “film per famiglie” porta sul grande schermo una storia mediocre, con qualche picco di emozione e molta prevedibilità.
Nonostante gli occhioni blu dell’elefantino, e qualche momento veramente intenso, il film non spicca mai veramente il volo. Questo Dumbo racconta sì, la storia di un elefantino che sapeva volare, ma soprattutto racconta di come il vero potere di “far accadere le cose”, la stessa magia del volo, o l’impossibile se vogliamo, sia nelle nostre mani.
Lo sa bene Milly, orfana di madre, che sogna di lasciare il circo, dove vive con il padre, tornato mutilato dalla guerra, e con il fratellino più piccolo, per fare scoperte scientifiche. Il circo non gode però di grande fantasia, e tutto è riposto nelle mani di mamma Jumbo. Scoperta e sgomento nell’apprendere che il piccolo elefantino, non è proprio bello come se lo aspettavano. Bullizzato ancor prima di iniziare a camminare, l’elefante passa da star a clown in meno di un secondo, ma grazie ai bambini scoprirà di saper volare. Il riscatto per il circo dei fratelli Medici arriva dall’imprenditore di Dreamland, magnate buono dal cuore nero.
Super sogni e super eroi si scontrano a Dreamland, dove forse Burton avrebbe potuto dare ampio sfogo alla sua creatività. Super sogni e super eroi si scontrano esattamente come Batman e Pinguino, a cui, guarda un po’ il caso, proprio Michael Kaeton e Danny DeVito prestarono il volto nel visionario “Batman il ritorno” firmato dallo stesso Tim Burton. Keaton, più cattivo come cavaliere oscuro che come imprenditore, DeVito più folle come uomo-pinguino che come presentationist, giusto per citare solo un paio delle note stridenti del cast.
Sebbene qualche scena sia stata mantenuta come l’originale che ha fatto sognare intere generazioni – lo strappalacrime allontanamento da mamma Jumbo e la relativa scena delle proboscidi che si coccolano, o il momento clownesco al circo – a questo Dumbo versione live action manca proprio la magia.
La bellezza di Dumbo, e il suo misterioso fascino, stava proprio nella scoperta di saper volare, nella magia che si celava dietro una piuma. Per chi non lo ricordasse, Dumbo, dopo una colossale sbronza, con tanto di elefanti rosa, si ritrovava in cima ad un albero senza ricordare come ci fosse arrivato. La spiegazione di un gruppo di corvi e dell’amico Tomoteo era così semplice da essere disarmante: Dumbo sapeva volare.
La polvere di fata, tipica del cinema d’animazione, era diventata una piuma di corvo, e questo agli spettatori bastava. Ecco, in questo non remake, non solo manca la polvere di fata, ma è totalmente assente, e questo ci dispiace ancora di più, il colpo di genio di Tim Burton.
Alcune magiche atmosfere, nella realtà virtuale, sono difficili, se non impossibili, da essere trasferite sul grande schermo, e non tutte le storie si prestano all’impossibile con il live action. E Burton, più di altri registi, dovrebbe saperlo, visti i suoi incontri ravvicinati con il “paese delle meraviglie”.
La verità è che alla Disney, manca Walt Disney: che meglio di chiunque altro sapeva dare colore alla polvere di fata. Era lui ad appassionarsi alle storie, a cercarle, scovarle e renderle “nuove”. Sono cambiati i disegnatori, sono cambiate le tecniche, ma la cosa più triste, è che mancano le idee.
La Disney vuole raccontare storie vecchie custodite nel cuore di intere generazioni, utilizzando tecniche nuove.
Lo confermano la mole di live action che ci hanno già proposto, e quelle che vogliono ancora proporci (Aladdin e Il Re Leone, fra i prossimamente dei trailer).
Non hanno ancora capito che è proprio così che tradiscono il messaggio disneyano: se puoi sognarlo puoi farlo. Le nuove generazioni, figlie della computer grafica, degli smartphone e dei social network, ameranno i cartoni animati tradizionali, come gli appassionati di cinema e non solo amano Buster Keaton e Charlie Chaplin.
L’impossibile, a casa Disney, sarà veramente possibile solo quando si renderanno conto che il segreto è custodito nella polvere di fata.
Credits
Titolo originale: Dumbo
Regia: Tim Burton
Con le voci originali di: Colin Farrell, Michael Keaton, Danny DeVito, Eva Green, Alan Arkin, Finley Hobbins
Distruibuito da: Walt Disney Pictures
Durata: 112 minuti