In sala: Diabolik sono io
Nero è il colore della notte, della paura e delle ombre. Ma nero è anche il colore della seduzione, del fascino e del mistero, la stessa miscela che aleggia dietro le origini di Diabolik. Il leggendario personaggio dei fumetti nato dalla mente di Angela e Luciana Giussani, arriva sul grande schermo in un docufiction a cura di Giancarlo Soldi: Diabolik sono io. Qui, la realtà e la fantasia attraverso il mito di Diabolik si incontrano.
Molti gi interrogativi che apre Soldi in Diabolik sono io, per altrettante brillanti interviste da Marco Gomboli (da oltre vent’anni responsabile di Diabolik), ad Alfredo Castelli, Milo Manara e i Manetti Bros, giusto per citarne alcuni.
Un uomo, in fuga nella notte, vaga per le strade di una città senza nome. Neanche lui ricorda il suo nome ed è sospeso tra presente, passato, e futuro.
Non si sa se l’uomo in questione sia Angelo Zarcone, misterioso disegnatore che diede i primissimi natali a Diabolik, o lo stesso Diabolik. Fatto sta che, dopo la realizzazione dei primi bozzetto del fumetto, “Il re del terrore”, di Zarcone si sono perse le tracce. Svanito nel nulla, come lo stesso Diabolik. Nessun recapito, nessuna informazione. Neppure le Giussani avevano idea di chi lui fosse. Nonostante le ricerche affidate agli investigatori privati, Zarcone sparì nel nulla nel 1962 consegnando alle sorelle Giussani una vera e propria fortuna.
Di fatto, Zarcone o non Zarcone, storia che ha sempre affascinato il regista Giancarlo Soldi, tanto da sfociare in questo Docufiction, l’antieroe Diabolik è diventato noto in tutto il mondo grazie al genio creativo di Angela e Luciana Giussani, oltre che del loro staff. Un’equipe tutta al femminile, come ci viene mostrato da alcune interviste senza tempo, “Super8ritrovati”, conservate nelle TecheRai ed inserite in Diabolik sono io.
La paura, svelano le sorelle Giussani, non è altro che uno strumento, come la creatività. E qui, sorge il vero dilemma. Se gli investigatori privati, assunti dalle stesse Angela e Luciana, negli anni non hanno trovato nulla su Zarcone, niente ci vieta di pensare che il fumettista possa essere una creazione, forse la più geniale in assoluto, delle sorelle Giussani.
Non dimentichiamo, infatti, che siamo negli anni ’60 e disegnare, creare, allontanarsi dagli stereotipi a cui il mondo ci ha abituati, era ancora molto difficile per le donne, ed affidare ad un “fumettista” una creazione il cui successo futuro è stato poi riversato nelle mani di una equipe femminile, è tutt’altro che assurdo.
Gli antieroi, Zarcone e Diabolik, potrebbero essere l’opera creativa più misteriosa di Angela e Luciana Giussani, vere e proprie eroine del terrore, pioniere del fumetto italiano.
Ma questa chiaramente è solo un’ipotesi… creativa.
Credits
Titolo originale: Diabolik sono io
Regia: Giancarlo Soldi
Con: Angela e Luciana Giussani, Mirella Arisi, Gianni Bono, Massimo Cantini Parrini, Andrea Carlo Cappi, Alfredo Castelli, Tito Faraci, Mario Gomboli, Carlo Lucarelli, Milo Manara, Manetti Bros., Giuseppe Palumbo, Luisa Poli, Luciano Scarpa, Claudia Stecher, Stefania Casini, Riccardo Mei, Manuela Parodi, Marco Vivio, Francesca Fiorentini, Paolo Buglioni
Una produzione Anthos Produzioni con Rai Cinema, in collaborazione con Astorina, editore di Diabolik
Durata: 75 minuti