#IoRestoACasa e faccio scorpacciate di cartoni: Turbo
Nessun sogno è troppo grande e nessun sognatore è troppo piccolo. Potremmo riassumerlo così, il sogno di Turbo, lumaca da giardino che desidera più di ogni altra cosa andare per le strade a tutta velocità.
Turbo, detto Teo, non è una lumachina come tutte le altre. Confinato nel suo giardino, fra una riunione di sindacato e l’altra, Teo si annoia e compensa il lavoro nell’orto con fantasie da pilota di Formula 1. Un giorno, scappato dal suo giardino, si ritrova in una gara di corse clandestine. Finalmente felice di sperimentare la velocità, Teo subisce una vera e propria “elaborazione”. Finito per caso nel motore dell’automobile, ne assorbe l’essenza, diventando così super veloce.
Scoperta la sua diversità, insieme al fratello, viene cacciato dal giardino. Fortuna vuole che si ritrovi in mano ad Angelo, un essere umano con la passione segreta per le corse clandestine di lumache. La complicità fra i due li porterà a raggiungere Indianapolis.
Questa creatura DreamWork, ammicca non poco alle idee Disney Pixar, (Cars, Planet) ispirandosi e saccheggiando idee qua e la. (La scena del triciclo in giardino sembra copiata dal primo Toy Story).
Girato interamente in 3D, il cartone animato ci regala panoramiche suggestive, soprattutto durante la corsa su circuito, trasportandoci in un vero e proprio action movie, il tutto enfatizzato anche dalla colonna sonora: Eye of the tiger, mixata per l’occasione da Snoop Dogg, che nel film presta la voce a Fighetto.
A completare il cast di star che presta la voce ai personaggi animati nella versione originale ci sono anche Ryan Reynord (Turbo), Ken Jeong (Kim-ly), Paul Giamatti (Chet).
L’idea della DreamWorks con questo cartone animato non è tanto stupire, ma, come sempre, divertire e lanciare messaggi sottili e valori universali, usando una ricetta semplice, ed è proprio il caso di dirlo, veloce.
Turbo, del regista David Soren, vi aspetta oggi alle 15.55 su Italia Uno.