Pupazzi alla riscossa

da | Ott 20, 2019 | Cinema, Home | 0 commenti

Sporcizia. Sudiciume. Schizzi. Queste sono le tre s dello stress per un giocattolo. Ma, ormai lo sappiamo bene, ogni giocattolo ha come obiettivo la gioia del suo bambino, ed è pronto a tutto pur di renderlo felice. Che succede però, se, per un errore di fabbricazione, questo bambino stenta ad arrivare? Meglio correre ai riparti e affrontare la riscossa dei pupazzi brutti.

Non passa giorno che Moxy non aspetti di fare il suo dovere di giocattolo e regalare ad un bambino un po’ di amore. Armata di buon umore, Moxy si da la carica a ritmo di musica, trascinando con sé tutti gli abitanti di “bruttolandia”. Il sindaco della città, Ox! cerca già da tempo di spiegare alla pupazza la sua diversità, con risultati a dir poco disastrosi. Il desiderio del “mondo nuovo”, quello a portata di pupazzi e di bambino, sarà più forte e porterà Moxy e i suoi amici a vivere una strepitosa avventura a caccia della verità.

Per vincere l’ambito premio, dare ad un bambino tutto il loro amore, i pupazzi brutti saranno messi a dura prova dal leader di perfezione, il pupazzo Lou.

Pupazzi alla riscossa – UglyDolls è un film d’animazione carico di buone intenzioni, dove, il tema predominante, quello della diversità, viene affrontato con leggerezza. Troppa leggerezza. L’idea è quella di spiegare ai bambini (e si!), che, le diversità rendono unici e che sono un bene prezioso. La bruttezza è distintiva, a confronto di una omologazione di fabbrica, figlia di un apparire sempre più centrale rispetto all’essere.

Il coloratissimo mondo di “bruttolandia” a cui appartengono Moxy e i suoi amici, viene contrapposto all’opaco mondo di “perfezione” dove il leader Lou si impegna a creare pupazzi perfetti ed impeccabili.

Rispettata la mission degli Ugly Dolls, i giocattoli brutti, creati nel 2001 da David Horvath e Sun-MinKim, la cui caratteristica principale è proprio l’imperfezione, nel film animato quello che si perde è un po’ di magia.

Pupazzi alla riscossa ammicca in maniera maldestra ad un certo colosso chiamato Disney/Pixar, che, con la saga di Toy Story è riuscito a fare centro ben quattro volte, nel cuore di intere generazioni oltre che al botteghino.

E a proposito di botteghino: se sporcizia, sudiciume e schizzi sono le s dello stress per un giocattolo, per lo spettatore è la c di canzoni a rappresentare il livello top dello stress. Una vera e propria prova di sopravvivenza, che, fa friggere sulla poltrona del cinema anche i più appassionati di cinema d’animazione.

Tranquilli, perché ai più piccoli tutto questo piacerà. Mentre aspetterete con ansia i titoli di coda, prigionieri di canzoni e colori sgargianti nel tentativo di distrarvi potrete provare a riconoscere le voci del doppiaggio italiano, affidato a Federica Carta, Diletta Leotta, Achille Lauro, Shade ed Elio.

Credits

Titolo originale: Ugly-Dolls 
Regia: Kelly Asbury 
Con le voci italiane di: Federica Carta, Diletta Leotta, Achille Lauro, Shade ed Elio
Distruibuito da: LuckyRed
Durata: 83 minuti

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